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mercoledì 11 novembre 2009

Snowobard

Lo snowboarding, conosciuto in Italia più semplicemente come snowboard, è uno sport di scivolamento su neve, nato negli anni 60 negli Stati Uniti d'America. Lo si pratica utilizzando una tavola costruita a partire da un'anima di legno e provvista di lamine e soletta in materiale sintetico simili a quelle dello sci.

Lo snowboarding è divenuta disciplina olimpica nel 1998. Ai Giochi olimpici invernali del 2006 si sono disputate anche le gare di snowboardcross, sia maschile che femminile.

Storia
Il primo snowboard moderno è considerato lo snurfer (nome che fonde snow e surfer), costruito dall' ingegnere Sherman Poppen per far divertire i figli. L'intento iniziale dell'ingegnere era di produrre una versione casalinga del monosci, ma i figli lo "cavalcavano" trasversalmente dando così l'idea di surfisti sulla neve e così l'inventore pensò di adattare un vero surf da onda aggiungendo dei bordi metallici e di brevettare l'attrezzo col nome, appunto, di snurfer.



Nel 1979 si tenne al Pando Ski Lodge, nel Michigan, il primo "World Snurfing Championship" (Campionato mondiale di snurfing) a cui partecipò anche Jake Burton Carpenter con una tavola di sua costruzione. Tuttavia ci furono molte proteste per la sua partecipazione alla gara con una tavola diversa dallo snurfer, venne perciò istituita una sezione a parte, che fu ovviamente vinta da Carpenter, come unico partecipante. Quella gara è considerata la prima vera gara di snowboarding.


Durante gli anni '70 e '80 diversi progettisti rimaneggiarono lo snurfer creando vari modelli con nomi diversi. Alcune migliorie resero gli snurfer più manovrabili, come cinghie per i piedi e flex migliorati, ma fu solo dopo anni di ricerche che il giocattolo diventò un attrezzo sportivo. Fu una visita di Burton in Austria ad alcune aziende sci che accese l'intuizione: la tavola doveva necessariamente prendere spunto da questa tecnologia per fare il passo decisivo: soletta in P-Tex prima, costruzione sandwich e lamine poi, portarono lo snowboard verso l'età adulta e lo proiettarono al di fuori dei campi innevati e verso le stazioni sciistiche. Fondamentale fu l'invenzione di Jeff Grell, all'inizio anni 80, di uno spoiler posteriore per l'attacco, che permetteva la conduzione della tavola sulla neve ghiacciata, grazie ad un feeling e ad una risposta molto migliori.
Oggi si stima che i praticanti di questo sport siano in oltre 3,5 milioni.

Stili
Esistono tre stili diversi di snowboard: freestyle, freeride e snowboard alpino. Benché gli stili siano effettivamente diversi, essi si sovrappongono e spesso è difficile separare nettamente la pratica dell'uno o dell'altro, specialmente nel caso del freeride e del freestyle.



mercoledì 4 novembre 2009

Sandwich

mercoledì 21 ottobre 2009

Mac Donald's

La McDonald's Corporation è una società statunitense attiva nei servizi di ristorazione. Gestisce la maggiore catena di fast food al mondo.

Storia
Nel 1937 i fratelli McDonald Richard, detto "Dick", e Maurice, detto "Mac", aprirono ad Arcadia, in California, un chiosco di hot dog. Il primo ristorante denominato McDonald's verrà aperto il 15 maggio 1940 a San Bernardino, sempre in California. Tredici anni dopo, visto il successo del primo ristorante i due fratelli incominciarono a concedere in franchising il loro marchio, aprendo così un secondo ristorante a Phoenix, in Arizona. La svolta nella storia dell'azienda si ebbe nel 1955, quando Ray Kroc, fornitore di frullatori, fondò "McDonald's Systems, Inc." (che fu poi ribattezzata "McDonald's Corporation").

I
mpatto globale

McDonald's è divenuto l'emblema della globalizzazione, alcune volte definita come la "McDonaldizzazione" della società. La rivista The Economist usa l'indice Big Mac: la comparazione tra i prezzi del Big Mac in vari paesi può essere usata per calcolare in maniera informale il potere d'acquisto. Dato che McDonald's è strettamente associata con la cultura e lo stile di vita degli Stati Uniti, la sua espansione internazionale è stata definita parte dell'americanizzazione e dell'imperialismo culturale americano. McDonald's è quindi un bersaglio dei contestatori anti-globalizzazione.

McDonald's in Italia
Il primo ristorante italiano fu aperto il 4 novembre 1985 a Bolzano nella centrale piazza Walther, mentre l'anno successivo fu la volta di Roma, a Piazza di Spagna. Ciò nonostante, nel ristorante romano una targa annuncia che si tratta del primo ristorante.

I clienti serviti in Italia sono, secondo le cifre fornite dall'azienda, oltre 180 milioni all'anno, circa 600.000 al giorno, con 340 ristoranti in 19 regioni. Anche in Italia, come altrove nel mondo, i ristoranti McDonald's sono al centro di numerose polemiche riguardo la qualità dei pasti distribuiti, il trattamento dei dipendenti ed anche l'impatto architettonico causato dalla presenza della loro vistosa insegna. "Fonte Mac Donald's Wiki "



Sede Mac Donald's

Visualizza Mac Donald's Sede in una mappa di dimensioni maggiori

Perchè vi innamorerete di un Mac

Secondo me il Mac è il miglior computer in circolazione. Tutto funziona (Vi è mai capitato che il mac si blocasse?). Tutto funziona perfettamente perchè Apple crea sia l'hardware che il software. Molti dei software Apple possono interagire tra loro; organizzare foto, ascoltare musica, fare video o fare un sito web è facilissimo. I programmi sono intuitivi e divertenti, in pochissimo tempo si può creare un video o un sito web personalizzato.

Apple mette a disposizione molti modelli Mac e molti altri acessori. iPod e iPhone sono al lapice della tecnoligia. Design semplici e all' avanguardia. é possibile vedere i volti delle persone grazie alla webcam integrata. E' possibile ordinare Mac con prestazioni personalizzate. Insomma una vera e propria opera d'arte.

Niente vi può convincere del contrario!!


mercoledì 14 ottobre 2009

Batterie nucleari presto una realtà?

Le attività di ricerca e sviluppo attorno alle batterie sono da tempo piuttosto vivaci: Il professor Kwon ed il suo gruppo di ricerca hanno lavorato alla progettazione di una piccola batteria nucleare, delle dimensioni confrontabili a quelle di una moneta da un penny, ideata per erogare energia a svariati sistemi N/MEMS - micro/nanoelectromechanical systems. Se la parola "nucleare" associata alle batterie può far pensare a scenari a tinte fosche, Kwon ha voluto assicurare che si tratta di dispositivi assolutamente sicuri: "Il pubblico vede la parola nucleare e pensa a qualcosa di molto pericoloso. Tuttavia le fonti di energia nucleare sono già utilizzate per erogare energia ad una serie di dispositivi, come pace-maker, satelliti spaziali e sistemi sottomarini".



Non sono disponibili purtroppo particolari dettagli in merito alla batteria, attualmente ferma alla fase di prototipo concettuale, se non che, ulteriore innovazione, Kwon intende impiegare un particolare semiconduttore liquido al posto dei semiconduttori solidi normalmente utilizzati nelle batterie. Questa la spiegazione: "Il punto critico nell'uso di una batteria radioattiva è quando si va a raccogliere l'energia: parte della radiazione può danneggiare la struttura a reticolo del semiconduttore solido. Possiamo ridimensionare il problema grazie all'uso di un semiconduttore liquido".

Il professor Kwon ha collaborato inoltre con il professor David Robertson, direttore associato del MU Research Reactor, presso il quale la batteria sarà prodotta e sottoposta ai test. I piani per gli sviluppi futuri prevedono l'incremento della potenza, la riduzione delle dimensioni e l'impiego di materiali alternativi. Kwon ha dichiarato che questa particolare tecnologia potrebbe consentire la realizzazione di batterie dallo spessore inferiore a quello di un capello umano.

martedì 13 ottobre 2009

giovedì 8 ottobre 2009

Light Peak in anticipo rispetto al previsto?


La tecnologia Light Peak che Intel ha anticipato in occasione dell'Intel Developer Forum delle scorse settimane potrebbe essere pronta per la commercializzazione in anticipo rispetto alle attese, almeno secondo le dichiarazioni rilasciate da Foci Fiber Optic Comunication, un foritore di componenti chiave per la concretizzazione di Light Peak, che CNET ha raccolto e pubblicato.

In particolare Foci afferma di essere pronta per avviare all'inizio del 2010 la realizzazione in volumi dei cavi, sia interni, sia esterni, necessari per il collegamento fisico tra periferiche e sistemi. La produzione di componentistica a questo livello spesso è un indice del fatto che l'hardware abbinato verrà reso disponibile nella medesima finestra temporale.

In realtà per il rilascio ufficiale sul mercato dipenderà dalla presenza o meno, all'interno del parco soluzioni di Intel, di un chipset in grado di supportare la nuova tecnologia di connessione. Il colosso di Santa Clara ha comunque già dichiarato che Light Peak sarà al pià tardi disponibile nel corso della seconda metà dell'anno.

Le dichiarazioni rilasciate da Foci forniscono inoltre alcuni dettagli riguardo alla composizione dei cavi. L'azienda avrebbe infatti originariamente disposto la realizzazione dei cavi con fibre plastiche, ma in fase di testing sarebbero state riscontrate prestazioni non all'altezza delle aspettative. Foci avrebbe pertanto utilizzato una particolare varietà flessibile di fibra di vetro, appositamente realizzata con caratteristiche di elevata resistenza, che consentirebbe da un lato di poter sostenere la velocità di trasferimento dati caratteristica di Light Peak di di 10 gigabit al secondo e dall'altro di costruire cavi che possono essere avvolti in spire dal diametro di 1 pollice.

lunedì 5 ottobre 2009

Navigare alla velocità della luce

Navigare 500 volte più veloce del massimo oggi consentito. Scaricare un film in qualità Dvd in una manciata di secondi. Fantascienza? Non a Settimo Torinese, che si appresta a diventare la prima città italiana interamente cablata con la fibra ottica "punto a punto", cioè fino all’utente finale. Un progetto che, una volta completato, renderà possibile nel comune della cintura torinese viaggiare sul web a una velocità di 10.000 Mbps (limite legato più alle possibilità di calcolo dei pc che alla "portata" della fibra), contro i 20 Mbps che rappresentano attualmente il top delle connessioni domestiche a banda larga.

PERCHE' SETTIMO
- Ovviamente in Italia esistono già esempi di cablaggio in fibra ottica (ad esempio a Milano) ma non si parla mai di intere città e e soprattutto non sono cablaggi "punto a punto", cioè fino all’utente finale. Ma perché Sielte (azienda che ha promosso il progetto esecutivo) e Telecom hanno scelto proprio Settimo? Per la dimensione della città (47 mila abitanti, né pochi né troppi per un progetto simile), la sua urbanizzazione densa e soprattutto per un motivo infrastrutturale. Nel comune torinese esiste una rete di cavidotti, dei "tubi" insomma: negli anni passati, mentre la locale municipalizzata realizzava gli scavi per il teleriscaldamento, si decise di posizionare anche dei cavidotti per progetti futuri legati proprio alle telecomunicazione. Il progetto, insomma, consentirà di risparmiare sugli scavi, che nei cablaggi possono costituire anche più del 60% dei costi.

TELEDIAGNOSI - L'operatività del progetto è questione di mesi: Settimo si appresta dunque a diventare anche una città “laboratorio” per la sperimentazione di servizi innovativi. Quali? Il primo, e più ambìto a livello commerciale di questi tempi, è la Tv HD via web. Ma si parla di altre utilizzazioni, meno futili, come quelle legate al telelavoro, all'e-learning, all'infomobilità e sopratutto alla telediagnosi in campo medico. Spiega Aldo Corgiat, sindaco di Settimo: "La fibra ottica consentirà prima di tutto di velocizzare le prestazioni diagnostico-terapeutiche favorendo il collegamento tra l’Ospedale di Settimo Torinese e le Asl di riferimento. Un esempio concreto: sarà possibile fare radiografie a Settimo che vengono refertate in tempo reale alle Asl, e questo consentirà di razionalizzare le risorse, evitando il costo di un radiologo a tempo pieno presso la struttura. Sarà possibile inoltre sperimentare diversi servizi innovativi, specie in campo medico-sanitario. Si può prevedere la realizzazione di un portale web che rappresenti il riferimento del progetto per tutti gli attori (cittadini, medici di base, ospedali del territorio, pediatri...). Il prodotto potrebbe essere in grado di raccogliere le esigenze e le segnalazioni fornite dagli operatori sul territorio, avviando un iter di raccolta informazioni ed indicazioni in grado di velocizzare le operazioni di avvio delle pratiche. Si ipotizza inoltre l'utilizzo di un applicativo per la distribuzione dei referti (o altri documenti) legali ai medici di base, ai pediatri e agli utenti, presso il proprio ambulatorio o abitazione mediante uso del televisore o pc".

MUSICA DISTRIBUITA - Altre applicazioni sono possibili in ambito musicale: "Per noi – commenta Cosimo Amendolia, direttore della Suoneria di Settimo Torinese - la possibilità di navigare a velocità supersoniche vuol dire poter sviluppare progetti laboratorio unici in campo musicale. Potremmo per esempio sviluppare il concetto di studio di registrazione globale, cioè la possibilità di comunicare con chi ha la fibra ottica immagini e audio e quindi di poter registrare dischi a Settimo ma “mixarli”, modificarli o dirigerli a Londra, New York o dove sia possibile. Potremo mettere a disposizione, ovviamente all’inizio solo per gli utenti di Settimo che hanno già la fibra, ma speriamo in futuro per molte altre città, uno spazio di archiviazione dati audio e video online. Forse però la frontiera più interessante che la navigazione in fibra ottica ci può consentire è quella di realizzare jam session, concerti virtuali e “multitasking”: diversi musicisti presenti in diverse parti del mondo suonano contemporaneamente un unico brano ognuno con il proprio strumento che viene fruito su internet ad altissima definizione".

LA PHIBRA DI TELECOM - Benché il progetto di Settimo rimanga un unicum con caratteristiche difficilmente ripetibili altrove, l'attenzione per la "banda larghissima" sembra essere ripartita, guidata soprattutto dal richiamo della tv in alta definizione. A Milano, da giugno, Telecom Italia offre in prova ai clienti di alcune zone un antipasto di un servizio destinato a espandersi: Alice Phibra porta il download a 50 Mbps e l'upload a 3 Mbps. La tecnologia è basata sul Vdsl2 (Very-high-bit-rate Digital Subscriber Line 2). La fibra ottica raggiunge la base dell’edificio e l'ultima tratta fino all’abitazione del cliente è in rame, riutilizzando il normale doppino telefonico.

Microtransazioni per Dust 514, lo spin-off di Eve Online

Dust 514 è uno spin-off di Eve Online dedicato alle console di nuova generazione. Lo sviluppatore islandese CCP Games fornisce adesso i primi dettagli, rivelando che l'accesso ai server di gioco sarà gratuito. I giocatori, però, potranno acquistare oggetti in-game per migliorare le prestazioni con il metodo della microtransazioni.

Dust 514 è uno sparatutto in prima persona su mondo in larga scala che ripropone le caratteristiche del gameplay dei giochi della serie Battlefield. La peculiarità di questo gioco è che si può interagire con i giocatori del MMOG spaziale Eve Online. I giocatori di Eve, infatti, possono ingaggiare i giocatori di Dust 514 per eseguire gli attacchi a terra.

L'interazione tra giocatori di Eve e giocatori di Dust 514 inizialmente avverrà tramite il social network New Eden. Sostanzialmente mentre i primi combattono sullo spazio, i secondi combattono a terra. In un secondo momento, CCP Games prevede di inserire delle aree sociali in cui i giocatori di Eve e quelli di Dust 514 possano comunicare dinamicamente.

Venendo a Dust 514, bisogna portare a termine degli obiettivi sparsi sulla mappa di gioco e collaborare con i membri della propria squadra d'assalto, facendo riferimento a un comandante. Ci sono fino a 64 giocatori su una singola mappa e il mondo è persistente. Si parla anche di elementi da strategico in tempo reale.

Il comandante, infatti, agisce come in un tradizionale Rts, collocando i mezzi nei punti della mappa dove c'è necessità e scegliendo il tipo di veicolo da utilizzare a seconda della situazione. Si possono impiegare buggy e jet fighter, così come installazioni a terra come missile launcher e rail-gun.

Una componente importante è legata all'esperienza. Più si gioca e più punti esperienza si ottengono e questo consente di impiegare sul campo di battaglia armi e veicoli migliorati. Questi, inoltre, possono essere ulteriormente personalizzati. In tutto questo vengono in soccorso le microtransazioni che, come dicevamo nel primo paragrafo, consentono di migliorare velocemente l'esercito sul campo di battaglia.

Non ci sono classi, ma le abilità dei giocatori vengono date dal loro equipaggiamento. I giocatori di Dust 514 possono far parte delle stesse corporazioni e alleanze di cui fanno parte i giocatori di Eve Online. Dust 514 è previsto unicamente nei formati PlayStation 3 e XBox 360 e segna quindi il debutto sulle console per CCP Games, che vuole così portare nel mondo delle console l'universo Eve Online. Per il momento non c'è una possibile data di rilascio.

La prima versione di Eve Online è stata rilasciata nel 2003. I giocatori impersonano un pilota di navi stellari con la possibilità di intraprendere diverse carriere di gioco: minatore, costruttore, pirata, cacciatore di taglie o mission runner. Il gioco non si basa sulla progressione a livelli tipica dei MMOG, ma fa uso di un sistema di abilità che progrediscono automaticamente con il passare del tempo.

venerdì 2 ottobre 2009

I primi dettagli su Dust 514

Un nuovo shooter-MMOG dagli autori del seminale EVE Online.

CCP, sviluppatore islandese che molti già conosceranno come autore di EVE Online, ha annunciato oggi ufficialmente l'esistenza di Dust 514, un nuovo progetto per console (immaginiamo Xbox 360 e PlayStation 3) a metà strada tra sparatutto e MMOG incentrato su combattimenti che si terranno proprio su alcuni dei pianeti visti in EVE Online.

Il gioco, di cui CCP rivelerà i primi elementi importanti nel corso dell'autunno, offrirà altri punti di contatto non ancora specificati con il precedente MMOG del team islandese ed è in lavorazione da ormai tre anni negli studi di CCP Shanghai, segno che almeno a livello di produzione questo nuovo progetto non dovrebbe avere nulla da invidiare a EVE Online.


mercoledì 30 settembre 2009

WHY

Vivere la vita di lusso che solo l'auto-sufficienza in grado di fornire è quello che WHY (Wally Yachts-Hermes) pretende. Creato da brand francese, è uno yacht sostenibile che sarà sicuramente fornire un nuovo stile di vita di vivere sul mare. Lo yacht dispone di numerose funzioni come una piscina con acqua di mare di 25 metri di lunghezza.


Tuttavia, i punti di forza della barca WHY 'è la sua eco friendly caratteristiche che include l'utilizzo delle varie fonti di energia che sono gestiti da un computer centrale. Un motore diesel elettrico alimentata lo yacht e dei suoi 900 metri quadrati di pannelli fotovoltaici fornisce l'elettricità solare dello yacht. Inoltre, tale produttore del motivo è il telescopic wind-turbine system. Un albero retractanle con un computer gestisce la misura vela è inoltre prevista per essere installato per la produzione di almeno il 30 per cento di energia necessaria alla propulsione di questo yacht di lusso.


http://www.why-yachts.com/ ---> Sito ufficiale WHY

EVE online

Forte di una nuova veste grafica, introdotta con la recente espansione gratuita Trinity, EVE online il mmorpg ad ambientazione spaziale targato CCP, si appresta a superare la boa dei cinque anni di attività e lo fa con un balzo degno dell’olio cuore, per dimostrare che certi giochi non invecchiano mai.


Fuori nello spazio, fuori dagli schemi


Il mercato dei mmorpg è, senza dubbio, uno dei più spietati e difficili da affrontare per uno sviluppatore: non richiede solo di creare un buon prodotto, ma anche di mantenere un elevato numero di utenti paganti. La islandese CCP è riuscita in pieno in questa impresa, riuscendo negli anni ad ottenere una solida base di fedeli utenti per il suo prodotto, nessuno seguito, ma un continuo aggiornamento e sviluppo che lo mantiene giovane e appetibile anche a nuovi giocatori.
Di fatto chi inizia a giocare adesso rispetto ai giocatori più navigati è svantaggiato, ma in poco tempo il novizio riesce ad avere il suo angolo di spazio; “Spazio” è una parola che calza a pennello quando si parla di EVE. Ci troviamo a New Eden, nuova frontiera di conquista degli umani. In seguito alle comuni vicissitudini, i Terrestri sviluppano la tecnologia necessaria a colonizzare lo spazio infinito. Ma si sà, la storia e’ costellata di tragedie. Il gate principale che univa la terra a new eden (l’eve gate) collassa, generando una tragedia di proporzioni apocalittiche, isolando le colonie e lasciandole abbandonate a se stesse. Dalle rovine delle colonie umane prendono vita gli imperi che attualmente popolano l’universo di EVE. L’impero Amarr, basato sulla fede religiosa, il più grande di tutti che occupa circa il 40%, dei sistemi abitati, la repubblica Minmatar, una nazione formata dagli schiavi ribelli degli Amarr, la federazione Gallente, di origine francese, amanti del lusso e della ricchezza, lo stato Caldari capitalista e governato dalle mega-corporazioni. Infine l’impero joviano non giocabile dagli utenti, di fatto la razza con la tecnologia più avanzata ma che cerca di evitare ogni contatto con il resto dell’universo.


Dopo aver creato il proprio account, non ci troveremo di fronte la classica schermata di selezione del server; in EVE, tutti i giocatori popolano un unico ed enorme server, senza shard ed instance. Ciò crea un ambiente molto più popolato rispetto a quello cui ci hanno abituato altri titoli. Possiamo creare il nostro avatar scegliendo tra i quattro imperi. Questi si differenziano per l’aspetto delle navi e per le armi usate. Scegliere una razza di fatto non ci impedirà, previa acquisizione delle abilita necessarie, di utilizzare navi di altre razze. Alla creazione del nostro personaggio dovremo fare attenzione alle statistiche. Da queste dipende quanto velocemente il nostro personaggio migliorerà nelle sue abilita, i giocatori esperti consigliano di tenere un valore basso in carisma ed equilibrato negli altri valori. A differenza della stragrande maggioranza della concorrenza, EVE online non propone un sistema di crescita basato sui livelli. Si basa invece sull’accumulo degli skillpoint che avviene semplicemente col passare del tempo, anche mentre non si sta giocando. Con questo modello indipendentemente dal tempo a disposizione di ognuno, si ottiene la stessa quantità di punti, soluzione che senza dubbio piace a chi ha poco tempo da dedicare al gioco o è costretto a fare lunghe pause.

Una volta catapultati nel gioco ci si rende immediatamente conto della complessità di questo Mmorpg. Sarà necessario seguire attentamente il tutorial e le prime missioni, per riuscire a padroneggiare le meccaniche di gioco bisogna affidarsi ad altri giocatori o alle guide online, ma soprattutto serve una buona dose di pazienza. La ripida curva di apprendimento, non deve però scoraggiare i nuovi giocatori. Le nuove leve affluiscono costanti e non si è mai soli tra i nuovi arrivati. Una delle prime cose da fare infatti è unirsi ad una
corporazione (le gilde di eve) che aiuta i novizi a farsi le ossa.
La varietà di EVE e’ innegabile: alcuni giocatori si sentono spaesati e smarriti dall’eccesso di strade da percorrere. Si spazia dalla ricca carriera di mercante, fino all’avventurosa vita del pirata. EVE non costringe ad interminabili sessioni di gioco dedicate, all’accumulo di livelli e soldi. Il personaggio cresce col semplice passare del tempo e gli ISK (la valuta corrente del gioco) si possono ottenere nei modi più svariati: sta al giocatore decidere se preferisce andare a caccia di NPC, estrarre minerali dagli asteroidi, costruire navi, affrontare missioni (l’equivalente delle quest), commerciare… Le possibilità sono varie e possono soddisfare tutti. Il vero pregio del gioco però sta nel pvp, vera croce e delizia: perdere una nave in uno scontro significa dirgli addio definitivamente, il che dà un vero peso agli scontri, caratteristica che mantiene il giusto livello di tensione anche al giocatore esperto e ricco. Gli scontri variano da duelli uno contro uno, fino alle immense battaglie che coinvolgono oltre trecento giocatori. In questi frangenti si capisce le virtù e i limiti della scelta della CCP di creare un solo server, le battaglie numerose sono coinvolgenti e spettacolari, ma purtroppo la lag in certi frangenti e davvero terribile al punto da ridurre molto il divertimento. Questi scontri tra giocatori, hanno le loro motivazioni, il PVP non è fine a se stesso (anche se molti si accontentano di gloria e onore) in EVE i giocatori possono davvero conquistare interi sistemi solari, al punto da creare, veri e propri imperi, in questi ambienti complotti guerre ed intrighi sono all’ordine del giorno, cosa più eccezionale e tutto in mano ai giocatori.
La gestione, dello spazio direttamente in mano ai giocatori e’ permessa, grazie all’idea di dividere l’universo di gioco in due grandi aree impero e lo spazio con security status 0.0, l’impero non è altro che una zona relativamente protetta, dove i giocatori sono al sicuro dalla maggior parte delle aggressioni, grazie alla concord che svolge il ruolo di polizia stellare, muovendosi alle periferie, dell’impero, i rischi aumentano, e le sicurezze spariscono, ci si trova in 0.0 lo spazio selvaggio in mano alle alleanze e corporazioni dei giocatori, si arriva al punto che gli npc spariscono quasi del tutto e restano i giocatori a regnare, che costruiscono le loro stazioni spaziali. La lotta per la conquista dello 0.0 negli anni non si e’ mai spenta, è lo spazio più ricco di minerali rari e fonte di grandi ricchezze.


La comunità di EVE online segue attentamente tutti questi eventi, la politica e la diplomazia (ed anche lo spionaggio) hanno lo stesso peso delle battaglie, a volte addirittura maggiore, un traditore o una spia con poche informazioni diffuse possono mettere in ginocchio anche la più grande delle alleanze. Per quanto riguarda la parte italiana dei giocatori si parla di una discreta presenza, interessante notare una presenza dei giocatori non più giovanissimi nettamente maggiore rispetto ad altri titoli genere, esistono corporazioni e addirittura alleanze solo italiane; per i nuovi un buon metodo di prendere i contanti con altri giocatori italiani è tramite la chat “ITALIAN” che fa parte dei canali languages ufficiali del gioco.

Per quanto riguarda il parco mezzi, EVE propone navi, dalle piccole fregate, alle immense Titan, vere divinità del campo di battaglia, ogni nave ha un suo ruolo tattico ben preciso non è detto che schierare la nave più “grossa” sia una necessaria garanzia di successo, anzi a volte usare una nave costosa senza sapere cosa si fa significa perderla sicuramente, con il recente aggiornamento grafico, le navi hanno una nuova veste grafica molto più bella della precedente anche se richiede un computer relativamente recente per visualizzarla.
All’orizzonte di EVE, gia si scorgono le prossime novità, verrà data la possibilità, di scendere dalla nave e vedere il proprio personaggio girare all’interno delle stazioni, quindi un ulteriore incremento delle possibilità di interazione tra i giocatori. Ulteriore novità di cui si sente parlare è l’
empyrean warfare, semplicemente la possibilità di coinvolgere i giocatori nelle guerre tra gli imperi npc, che alla lunga potrebbe portare all’assurdo che i giocatori stessi saranno in potere di decidere il successo o la rovina degli npc.
Dopo questa ampia panoramica è il momento di concludere e passare alle valutazioni.


Tecnica:
Pur avendo un motore grafico aggiornato con una bella grafica al passo coi tempi,(mantenendo il supporto per la grafica meno pesante) il gioco e’ afflitto da molti bug che non sempre le patch risolvono tempestivamente, ed i server non riescono a gestire numeri molto elevati di giocatori nello stesso sistema solare.

Crescita:
La libertà di azione è elevatissima: ognuno si può specializzare in infinite varianti e gli avatar riescono ad adattarsi senza problemi alle esigenze del giocatore, la crescita è costante e indipendente dal tempo dedicato al gioco ma richiede tempo per arrivare alle navi davvero potenti.

Interazione:
I giocatori sono spinti ad interagire tra di loro ed organizzarsi per ottenere risultati migliori, la politica e la diplomazia svolgono un ruolo centrale, il mercato è in mano ai giocatori al punto da essere oggetto di studi economici.

Vore:
vengono fatti molti sforzi per migliorare l’ambientazione del prodotto, esistono libri, racconti e una vasta lore sviluppata anche dai giocatori, ciò nonostante il gdr è limitato a pochi casi di corp dedicate a quello, e in effetti poco influente nelle meccaniche di gioco.

Mondo:
L’ambiente di gioco è estremamente coerente e vivo, le guerre tra giocatori pur non avendo carattere gdr, hanno ripercussioni sul mondo e sull’economia, al punto da arrivare ad avere una loro storia, di fatto i giocatori stanno scrivendo la storia di eve.

Conclusioni
Un gioco che nonostante l’età continua a migliorarsi ed evolversi una solida comunità seppur non immensa, molto attaccata al gioco, sviluppatori che rilasciano espansioni gratuite per dare nuova linfa e attirare nuovi giocatori, di fatto EVE è un mmorpg potenzialmente eterno, forte del fatto di proporre da anni meccaniche che altri giochi ritengono innovative. Un titolo che può tranquillamente mettersi a fianco di ultima online, come titolo che ha fatto e sta facendo la storia dei mmorpg. ;)

Light Peak: connessioni I/O in fibra ottica da Intel

Nel corso del keynote mattutino della seconda giornata dell'Intel Developer Forum, Dadi Perlmutter, general manager Intel Architecture Group, ha dato una piccola anticipazione di una tecnologia in corso di sviluppo e che sarà probabilmente disponibile per un'implementazione commerciale nel corso del prossimo anno. Si tratta di "Light Peak", tecnologia che ha lo scopo di interconnettere normali dispositivi consumer come fotocamere digitali, lettori multimediali, periferiche di archiviazione, display HD e via discorrendo, tramite fibra ottica e non più tramite i normali cavi di rame.

Secondo le informazioni che sono state rilasciate Light Peak è in grado di mettere a disposizione una larghezza di banda di ben 10 gigabit al secondo, permettendo così la possibilità di trasferire elevate moli di dati in breve tempo. Non solo, le prospettive di sviluppo per gli anni a venire dovrebbero consentire a questa tecnologia di poter arrivare ad una larghezza di banda dieci volte superiore, di 100Gb/s. A titolo di riferimento, già semplicemente con una connessione da 10Gb/s sarebbe possibile trasferire un lungometraggio Blu Ray in meno di 30 secondi.

Oltre a portare avanti lo sviluppo della tecnologia, Intel sta attivamente intrattenendo confronti con i protagonisti dell'industria IT per trovare il miglior modo per implementare questa tecnologia nei futuri prodotti e, verosimilmente, riuscire a definire uno standard comune per facilitarne l'adozione. A tal proposito si è già espressa Sony, che tramite Ryosuke Akahane, Vice President di VAIO business Group per Sony, ha dichiarato di essere particolarmente entusiasta delle potenzialità della tecnologia Light Peak e di vederla come una strada realmente praticabile per una nuova generazione di soluzioni di connettività per periferiche.