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mercoledì 14 ottobre 2009

Batterie nucleari presto una realtà?

Le attività di ricerca e sviluppo attorno alle batterie sono da tempo piuttosto vivaci: Il professor Kwon ed il suo gruppo di ricerca hanno lavorato alla progettazione di una piccola batteria nucleare, delle dimensioni confrontabili a quelle di una moneta da un penny, ideata per erogare energia a svariati sistemi N/MEMS - micro/nanoelectromechanical systems. Se la parola "nucleare" associata alle batterie può far pensare a scenari a tinte fosche, Kwon ha voluto assicurare che si tratta di dispositivi assolutamente sicuri: "Il pubblico vede la parola nucleare e pensa a qualcosa di molto pericoloso. Tuttavia le fonti di energia nucleare sono già utilizzate per erogare energia ad una serie di dispositivi, come pace-maker, satelliti spaziali e sistemi sottomarini".



Non sono disponibili purtroppo particolari dettagli in merito alla batteria, attualmente ferma alla fase di prototipo concettuale, se non che, ulteriore innovazione, Kwon intende impiegare un particolare semiconduttore liquido al posto dei semiconduttori solidi normalmente utilizzati nelle batterie. Questa la spiegazione: "Il punto critico nell'uso di una batteria radioattiva è quando si va a raccogliere l'energia: parte della radiazione può danneggiare la struttura a reticolo del semiconduttore solido. Possiamo ridimensionare il problema grazie all'uso di un semiconduttore liquido".

Il professor Kwon ha collaborato inoltre con il professor David Robertson, direttore associato del MU Research Reactor, presso il quale la batteria sarà prodotta e sottoposta ai test. I piani per gli sviluppi futuri prevedono l'incremento della potenza, la riduzione delle dimensioni e l'impiego di materiali alternativi. Kwon ha dichiarato che questa particolare tecnologia potrebbe consentire la realizzazione di batterie dallo spessore inferiore a quello di un capello umano.

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