
Non sono disponibili purtroppo particolari dettagli in merito alla batteria, attualmente ferma alla fase di prototipo concettuale, se non che, ulteriore innovazione, Kwon intende impiegare un particolare semiconduttore liquido al posto dei semiconduttori solidi normalmente utilizzati nelle batterie. Questa la spiegazione: "Il punto critico nell'uso di una batteria radioattiva è quando si va a raccogliere l'energia: parte della radiazione può danneggiare la struttura a reticolo del semiconduttore solido. Possiamo ridimensionare il problema grazie all'uso di un semiconduttore liquido".
Il professor Kwon ha collaborato inoltre con il professor David Robertson, direttore associato del MU Research Reactor, presso il quale la batteria sarà prodotta e sottoposta ai test. I piani per gli sviluppi futuri prevedono l'incremento della potenza, la riduzione delle dimensioni e l'impiego di materiali alternativi. Kwon ha dichiarato che questa particolare tecnologia potrebbe consentire la realizzazione di batterie dallo spessore inferiore a quello di un capello umano.
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